Il Carnevale, specialmente quello di Viareggio, da sempre è in prima linea a rappresentare con ironia ma con pungente crudezza gli eventi controversi dell’attualità.
Una manifestazione di gioia come il Carnevale non può far altro che discostarsi nella maniera più assoluta dalla guerra e da tutto ciò che ne comporta, in maniera maggiore in questo caso, essendo stato a violato il diritto alla libertà di uno stato e di un intero popolo.

Il sindaco di Viareggio Giorgio Del Ghingaro lancia un appello al Carnevale per mandare un segnale forte contro la guerra e contro ogni tipo di violenza, che metta in scena con i suoi magnifici e storici carri una rappresentazione di forte protesta civile. Perché il Carnevale non è solo una festa ricca di divertimento e spensieratezza, è anche un’occasione per riflettere e far passare messaggi importanti nel più pacifico dei modi.

«Un segnale forte contro la guerra»: questo ha chiesto il sindaco Giorgio Del Ghingaro alla Fondazione Carnevale, in seguito alla notizia dell’attacco dell’Ucraina da parte delle truppe di Putin.

«Stiamo uscendo a fatica da anni davvero difficili – dichiara il primo cittadino -: la speranza di normalità che abbiamo intravisto con il primo corso di Carnevale, si scontra con le immagini terribili che da ore rimbalzano sugli organi di stampa di tutto il mondo».

«Oggi è giovedì grasso e per Viareggio è un giorno di festa ma altrove si muore sotto le bombe di una guerra che per la prima volta dopo decenni bussa alle porte d’Europa. Non possiamo permettere che questa sia ancora una volta “l’unica strada”. La guerra porta solo distruzione: Viareggio deve affermarlo – conclude il primo cittadino – anche e soprattutto attraverso la sua manifestazione più gioiosa».

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